“I ministranti, i lettori, i commentatori e i membri della « schola cantorum » svolgono un vero ministero liturgico. Essi perciò esercitino il proprio ufficio con quella sincera pietà e con quel buon ordine che conviene a un così grande ministero e che il popolo di Dio esige giustamente da essi. Bisogna dunque che tali persone siano educate con cura, ognuna secondo la propria condizione, allo spirito liturgico, e siano formate a svolgere la propria parte secondo le norme stabilite e con ordine.
Partecipazione attiva dei fedeli
Per promuovere la partecipazione attiva, si curino le acclamazioni dei fedeli, le risposte, il canto dei salmi, le antifone, i canti, nonché le azioni e i gesti e l’atteggiamento del corpo. Si osservi anche, a tempo debito, un sacro silenzio”.
(dal Sacrosanctum Concilium 29-30)
Il gruppo liturgico
Le liturgie eucaristiche (S. Messe festive e feriali), le celebrazioni della Parola e le azioni liturgiche dei momenti “forti” dell’anno sono il luogo privilegiato del nostro incontro con Dio, dove la nostra spiritualità può trovare alimento e sostegno per aiutarci a progredire nel cammino di fede.
Affinchè le liturgie siano ben preparate e realizzate, serve, oltre certamente all’opera del sacerdote che presiede la celebrazione, anche l’aiuto di laici:
- “ministri” della Parola che siano in grado di capire e “annunciare” la Parola di Dio (e non semplici lettori);
- cantori, che sappiano scegliere ed interpretare i canti alla luce del momento liturgico;
- animatori liturgici, che sappiano interpretare ed aiutare a rendere manifesto alla comunità il senso della liturgia che si sta celebrando.
Il gruppo liturgico educa il popolo anche a far vivere la liturgia rispettando la natura delle varie parti della celebrazione e suscita nuovi ministeri qualora vi fosse necessità.
Alcune persone si dedicano anche al servizio liturgico dei ministri straordinari dell’Eucarestia, destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose.