Il Magnificat è l’unica preghiera e l’unica opera composta dalla Vergine santa, o meglio, composta in lei da Gesù, dato che parlava per bocca di lei. È il più grande sacrificio di lode che Dio abbia ricevuto nella Legge della grazia. E il cantico più umile e più riconoscente e insieme più sublime e più elevato di tutti. I misteri che racchiude sono così grandi e nascosti, che gli angeli stessi non li conoscono tutti. Gersone -uno dei sapienti e devoti teologi- dopo aver consacrato tanta parte della vita a comporre trattati pieni di erudizione e di pietà sulle materie più difficili, incominciò con timore la spiegazione del Magnificat solo sul finire della vita, per coronare così le proprie opere.
Ci riferisce in un volume in folio da lui composto, molte cose meravigliose sul bello e divino cantico. Fra l’altro afferma che la Vergine santissima lo recitava spesso lei stessa, soprattutto come ringraziamento dopo la santa comunione. Il dotto Benzonio, nella sua spiegazione del Magnificat, riferisce parecchi miracoli ottenuti in forza di questo cantico. E osserva che i demoni tremano e fuggono quando sentono queste parole: «Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore».
(San Luigi Maria Grignion de Montfort)