Il termine ” parrocchia” deriva dal greco paroikìa, che significa “abitazione presso“. Chi abita presso qualcuno non è stabile, è uno straniero, uno che non ha lì la sua casa. Abramo, esule in Egitto, era un pàroikos, un forestiero, uno che sta fuori della sua terra.
Parrocchia significa dunque “abitazione provvisoria “, “dimora temporanea” e questo si applica molto bene alla Chiesa locale: è infatti per il cristiano una comunità di passaggio.
Già S. Paolo diceva: “non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura “ .
La parola parrocchia perciò ci ricorda che siamo una comunità di pellegrini, che viaggiano insieme verso la vera patria, il Cielo, e si aiutano a raggiungerla. Un po’ come il Popolo ebreo in cammino verso la Terra Promessa .
Quindi il termine parrocchia ci richiama il “santo viaggio”, che da anni cerchiamo di percorrere.
La Christifideles laici delinea la parrocchia: “Essa è l’ultima localizzazione della Chiesa, è in un certo senso la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie”. È la Chiesa che vive sul posto.
“La parrocchia – continua lo stesso documento – non è principalmente una struttura, un territorio, un edificio, è piuttosto “la famiglia di Dio, come una fraternità animata dallo spirito d’unità” è “una casa di famiglia, fraterna ed accogliente” ; e “la casa aperta a tutti e al servizio di tutti, o, come amava dire il papa Giovanni XXIII, “la fontana del villaggio” alla quale tutti ricorrono per la loro sete”. Non è dunque un paese o la chiesa in muratura, ma una vita che trabocca, una convivenza spirituale da costruire giorno per giorno.
Viene in mente la qualifica che S. Agostino dava alla Chiesa (e la parrocchia è Chiesa nel territorio): la Chiesa e carità, è agape.
Paolo VI diceva: “la parrocchia è un prodigio sociale, una bellezza sociale… Qui siete uniti da una rete di rapporti spirituali, qui vi volete bene… vi unisce il vincolo della carità… Badate che questo è il cemento che fa di una popolazione cosi varia e cosi diversa e cosi sparsa un cuor solo e un ‘anima sola “.