Cari fratelli e sorelle,
La terza domenica di Avvento è tradizionalmente chiamata “Domenica della gioia” o Gaudete. La liturgia ci invita a rallegrarci, perché il Signore è vicino. Nel Vangelo di oggi, Luca ci presenta la figura di Giovanni Battista, il precursore di Gesù, che ci offre un messaggio chiaro: la vera gioia nasce dalla conversione del cuore.
“Che cosa dobbiamo fare?”
Questa domanda viene posta a Giovanni da diverse categorie di persone: il popolo, i pubblicani e i soldati. È una domanda concreta e sincera, che nasce dal desiderio di vivere una vita in armonia con la volontà di Dio. Giovanni risponde con indicazioni precise, che non sono straordinarie o irraggiungibili, ma gesti semplici, quotidiani e alla portata di tutti:
• Condividere con chi ha bisogno: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto.”
• Essere onesti e giusti: ai pubblicani dice di non esigere più di quanto è dovuto.
• Evitare abusi di potere: ai soldati chiede di non maltrattare e di accontentarsi del proprio salario.
Questi suggerimenti ci ricordano che la conversione non è un’idea astratta, ma un cammino concreto che si traduce in azioni di amore, giustizia e solidarietà. La preparazione al Natale, dunque, non si limita a decorazioni e doni, ma richiede un cambiamento del cuore e del comportamento verso il prossimo.
La gioia della conversione
Giovanni Battista non parla solo di opere buone, ma ci invita anche a guardare verso colui che deve venire, Gesù, il Messia. Egli ci annuncia che Cristo battezzerà “in Spirito Santo e fuoco”, trasformando radicalmente la nostra vita. Questa è una gioia profonda, che non dipende dalle circostanze esterne, ma dalla certezza che Dio è con noi e opera per la nostra salvezza.
La gioia di cui parla il Vangelo non è superficiale. È una gioia che nasce dalla consapevolezza che Dio ci ama così tanto da inviare suo Figlio per liberarci dal peccato e donarci una vita nuova. Questo è il cuore del messaggio cristiano: Dio è fedele e non ci abbandona mai.
Preparare la strada al Signore
In questo tempo di Avvento, siamo chiamati a essere come Giovanni Battista: testimoni di speranza e annunciatori di Cristo. Ma prima dobbiamo lasciarci trasformare. La domanda “che cosa dobbiamo fare?” ci interpella ancora oggi. Come possiamo condividere di più? In che modo possiamo essere più giusti e meno egoisti?
La risposta sta nell’aprirci all’azione dello Spirito Santo, che purifica e rinnova il nostro cuore. Solo così potremo preparare una strada per il Signore nella nostra vita e portare il suo amore agli altri.
Conclusione
Cari fratelli e sorelle, mentre ci avviciniamo al Natale, accogliamo l’invito alla conversione con gioia e speranza. Facciamo spazio al Signore nelle nostre vite, non solo con gesti esteriori, ma con un cuore rinnovato e un amore più grande per chi ci sta accanto. Allora il Natale non sarà solo una festa, ma un’esperienza viva della presenza di Dio tra noi.
Che la Vergine Maria, nostra madre, ci accompagni in questo cammino e ci aiuti a vivere una vera conversione per accogliere con gioia il Salvatore.
Amen.