Carissimi fratelli e sorelle,
oggi celebriamo con gioia il grande mistero del Natale: il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Questa solennità ci invita a contemplare la profondità dell’amore di Dio, che ha scelto di entrare nella nostra storia, condividere la nostra condizione umana e illuminarci con la sua luce.
Il prologo del Vangelo di Giovanni ci porta al cuore del mistero dell’Incarnazione. “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”. Giovanni ci invita a guardare oltre il tempo e lo spazio, fino alle radici stesse della creazione. Il Verbo, eterno e divino, è l’origine di tutto ciò che esiste. E questo Verbo, questa Parola viva, si è fatto carne per salvare l’umanità.
“La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno vinta”. In un mondo spesso segnato dalle ombre della sofferenza, del peccato e della divisione, Cristo è venuto come luce vera, quella che illumina ogni uomo. Questa luce non è un’idea astratta, ma una persona viva: Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Egli è la fonte della nostra speranza, colui che ci dona la possibilità di diventare figli di Dio, di essere rigenerati in Lui.
Ma il Natale non è solo un ricordo di un evento passato. È un invito a riconoscere che Dio continua a venire nelle nostre vite. Egli si manifesta ogni giorno nei sacramenti, nella Parola, nella comunità, e in modo speciale nei poveri, negli ultimi e nei sofferenti.
Quest’anno, in particolare, celebriamo il Giubileo, un tempo di grazia speciale. Con l’apertura della Porta Santa, siamo chiamati a intraprendere un pellegrinaggio spirituale. Passare attraverso quella porta non è un gesto simbolico, ma un invito a entrare in una vita rinnovata dalla misericordia e dalla grazia di Dio. È un tempo per lasciare che la luce del Verbo illumini le aree più oscure del nostro cuore, per accogliere il perdono e per diventare testimoni della misericordia divina.
In questo Natale, il messaggio del Giubileo ci ricorda che siamo chiamati a diventare anche noi “porta santa” per gli altri. Siamo invitati a essere strumenti della grazia di Dio, aprendo le nostre vite agli altri, specialmente ai più bisognosi, portando luce dove ci sono tenebre.
Carissimi, il Verbo si è fatto carne per donarci “grazia su grazia”. Questa grazia non è un privilegio, ma una missione. Siamo chiamati a portare Cristo nel mondo, a testimoniare che Dio è con noi e non ci abbandona mai.
Affidiamoci a Maria, la Madre del Verbo incarnato, che ha accolto con fede e amore il progetto di Dio. In questo Natale e in questo Anno Giubilare, lasciamo che il Verbo nasca nei nostri cuori, trasformi le nostre vite e illumini il nostro cammino verso la santità. Amen.
Buon Santo Natale di Gesù!