Solennità di Maria Madre di Dio
Carissimi fratelli e sorelle,
iniziamo questo nuovo anno nella luce della Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio, una celebrazione che ci invita a fissare il nostro sguardo su di lei, che ha accolto il Verbo di Dio nel suo grembo e ha donato al mondo il Salvatore. Il Vangelo di Luca ci accompagna oggi nel mistero di quella notte santa, quando i pastori, con cuore semplice e aperto, si recarono senza indugio per incontrare Maria, Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia.
La prontezza dei pastori: un esempio per noi
I pastori ascoltarono l’annuncio degli angeli e si misero subito in cammino. Non procrastinarono, non si lasciarono bloccare dalla paura o dal dubbio. Essi rappresentano ciascuno di noi, chiamati a rispondere prontamente alla voce di Dio. Come loro, anche noi siamo invitati a fare del nostro cuore una mangiatoia, un luogo umile ma pronto ad accogliere Cristo in questo nuovo anno.
Maria, modello di ascolto e meditazione
Maria, ci dice il Vangelo, “custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. In mezzo alla gioia e allo stupore di quel momento, Maria non si lascia travolgere dagli eventi, ma li medita nel silenzio del cuore. Questo atteggiamento di Maria ci invita a vivere con profondità e consapevolezza il nostro tempo. In un mondo frenetico, dove tutto scorre veloce, Maria ci insegna a fermarci, a riflettere, a lasciare spazio alla presenza di Dio nella nostra vita.
La benedizione della pace
La liturgia di oggi ci offre un altro dono prezioso: la benedizione che Dio affidò a Mosè per il popolo, un augurio che desideriamo accogliere nel cuore per questo nuovo anno:
“Ti benedica il Signore e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace” (Nm 6,24-26).
Questa benedizione esprime il desiderio più profondo di Dio per ciascuno di noi: che possiamo vivere sotto la sua protezione, illuminati dal suo amore e avvolti dalla sua pace. Ma non possiamo fermarci a ricevere questa pace per noi stessi. Come i pastori, siamo chiamati a glorificare e lodare Dio, portando al mondo ciò che abbiamo udito e visto. Siamo chiamati a diventare portatori di pace nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e ovunque ci sia bisogno di riconciliazione e speranza.
Gesù, il Nome che salva
Infine, il brano evangelico ci ricorda che al bambino fu dato il nome Gesù, come aveva detto l’angelo. Questo nome, che significa “Dio salva”, è la sintesi del mistero della nostra fede: in Gesù, Dio è venuto a salvarci, a donarci una vita nuova. Pronunciamo questo nome con fiducia, invochiamolo in ogni momento dell’anno, sapendo che in Lui troviamo forza, perdono e salvezza.
Carissimi, iniziamo questo nuovo anno come pellegrini della speranza, mettendoci in cammino con la stessa fiducia dei pastori, con la profondità di Maria e con il cuore aperto a ricevere la benedizione di Dio. Che Maria, Madre di Dio e Regina della Pace, interceda per noi e ci accompagni in ogni passo del nostro cammino.
Auguro a ciascuno di voi un anno colmo della grazia e della pace del Signore, certi che, come Maria, possiamo custodire nel cuore tutto ciò che il Signore compirà in noi. Amen.