La Vergine Maria a Luisa Piccarreta: “Ora devi sapere, che come il mio Figlio partì al Cielo, io continuai a stare insieme con gli Apostoli nel cenacolo, aspettando lo Spirito Santo. Tutti stretti a me d’intorno, pregavamo insieme; non facevano nulla senza del mio consiglio. E quando io prendevo la parola per istruirli e dire qualche aneddoto del mio Figlio che loro non conoscevano, come per esempio, le particolarità della sua nascita, le sue lacrime infantili, i suoi tratti amorosi, gli incidenti successi nell’Egitto, le tante meraviglie della vita nascosta in Nazareth, oh, come erano attenti ad ascoltarmi, [e] restavano rapiti nel sentire le tante sorprese, i tanti insegnamenti che mi dava, che dovevano servire per loro! Perché mio Figlio poco o nulla parlò di Sé stesso con gli Apostoli, riserbando a me il compito di far [loro] conoscere quanto li aveva amati e le particolarità che solo la sua Mamma conosceva. Sicché, figlia mia, io ero in mezzo ai miei Apostoli più che il sole del giorno; e fui l’ancora, il timone, la barca dove trovarono il rifugio per starsene sicuri e difesi da ogni pericolo. Perciò posso dire che partorii la Chiesa nascente sulle mie ginocchia materne e le mie braccia furono la barca [nella quale] la guidai a porto sicuro e la guido tuttora.”
(La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà – Serva di Dio Luisa Piccarreta)